Bagnoli, NA, Italia
Erano ormai le nove. La strada, quasi deserta, era lastricata di pozzanghere. Dal cielo, ancora annuvolato verso oriente, tra grigi nembi scultorei, scendevano raggi sfolgoranti. Era una luce geometrica e perfetta che creava l’illusione di un ordine architettonico-urbanistico, riflettendosi sui piani lucenti, sulla strada diritta fino all’angolo dove si biforcava in due curve animose, propizie ai motociclisti spericolati, una diretta verso la città antica, annunciata gradualmente da parchi, da giardini di aranci e da villette liberty, l’altra verso i quartieri di fabbriche e di operai sorti sui Campi Flegrei, dove le ciminiere dell’Italsider facevano concorrenza alle fumarole della Solfatara.